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Articolo aggiornato: 28 dicembre 2023
28 dicembre 2023
7 min di lettura
Miguel Garza
Il tuo (Super) Marketplace di prodotti ricondizionati Backmarket.
Pubblicato il 27 dicembre 2023
Abbiamo fondato Back Market con la consapevolezza che la tecnologia ricondizionata ha un impatto ambientale migliore rispetto ai prodotti nuovi, sebbene non avessimo le informazioni necessarie per quantificarlo. Era quindi fondamentale, per la nostra mission, basarci sui dati e comprendere a pieno l'impatto della tecnologia ricondizionata sull'ambiente.
Ci siamo rivolti ad ADEME, l'agenzia francese per l'ambiente e la gestione dell'energia, per studiare in modo indipendente l'impatto ambientale del settore della tecnologia ricondizionata. Essendo una tematica fondamentale non solo per Back Market ma a livello globale, ADEME ha condotto il primo studio su larga scala riguardo l'impatto della tecnologia ricondizionata sull'ambiente (Back Market non ha sponsorizzato in alcun modo questo studio). ADEME ha avviato la ricerca nel 2020 e a gennaio 2022 ha pubblicato i dati preliminari relativi all'impatto ambientale della tecnologia ricondizionata, nello specifico degli smartphone. I risultati hanno dimostrato che gli smartphone ricondizionati hanno un impatto sull'ambiente significativamente minore rispetto a quelli nuovi.
Il report completo di ADEME è stato pubblicato e ci offre una visione d'insieme dell'impatto globale dei prodotti tecnologici ricondizionati, nello specifico di computer laptop e desktop, tablet e smartphone. Questo studio non include l'analisi di monitor, tastiere e mouse.
Il report del 2022 di ADEME è stato condotto applicando la metodologia Life-Cycle Assessment (LCA) o analisi del ciclo di vita.
La metodologia LCA, ritenuta un approccio olistico, valuta l'impatto ambientale di un prodotto, di un processo o di un servizio esaminandone tutte le fasi del ciclo di vita. In questo contesto è stata applicata a computer laptop e desktop, smartphone e tablet, esaminando l'intera catena del valore di un dispositivo, dal nuovo al ricondizionato.
Fattori considerati per i dispositivi nuovi
Materie prime e loro estrazione
Produzione dei componenti
Trasporto a monte
Processo produttivo
Produzione degli imballaggi e degli accessori
Distribuzione
Utilizzo
Fine vita (incenerimento o smaltimento in discarica)
Fattori considerati per i dispositivi ricondizionati
Raccolta dei dispositivi usati
Produzione di componenti di ricambio
Distruzione dei componenti di ricambio usati
Produzione degli imballaggi e degli accessori
Consegna
Questi fattori sono stati valutati su scala globale, rendendo i dati applicabili in tutto il mondo.
Il report analizza vari indicatori chiave di prestazione (KPI) per quantificare l'impatto sull'ambiente del ricondizionamento e della nuova produzione.
Il report di ADEME tratta i seguenti quattro tipi di impatto ambientale:
Impronta di carbonio
Materie prime (vengono presi in considerazione anche i metalli estratti dalla terra e il consumo di combustibili fossili durante il processo di estrazione)
Consumo di acqua
Generazione di rifiuti elettronici
L'impatto del ricondizionamento varia anche in base al tempo di utilizzo di un dispositivo nella sua "prima vita" e alla stima della sua durata dopo il ricondizionamento.
Questi sono indicati come scenari di utilizzo del dispositivo.
Lo scenario tipico di utilizzo di un dispositivo parte dal presupposto che un prodotto ricondizionato sia stato acquistato nuovo, utilizzato per un periodo di tempo, ricondizionato e utilizzato nuovamente.
Lo studio ha ipotizzato le seguenti medie:
Smartphone e tablet: 3 anni di utilizzo come dispositivo nuovo, 2 anni come ricondizionato
Computer (laptop e desktop): 5 anni di utilizzo come dispositivo nuovo, 3 anni come ricondizionato
Gli scenari riportano valori inferiori al possibile tempo di utilizzo dei dispositivi al fine di non sovrastimare i benefici ambientali derivati dal ricondizionamento.
L'impatto di un dispositivo dipende in parte dal luogo o dai luoghi in cui viene acquistato, riparato e venduto, poiché raramente queste tre fasi avvengono nello stesso Paese. Il report ha individuato tre scenari, dal "peggiore" al "migliore" in termini di impatto ambientale:
Scenario peggiore: un dispositivo viene acquistato in un Paese, ricondizionato in un secondo e venduto in un terzo, con un numero considerevole di componenti sostituiti.
Scenario tipico: un dispositivo viene acquistato, ricondizionato o venduto in due Paesi diversi, con un numero di componenti sostituiti nella media.
Scenario migliore: un dispositivo viene acquistato, ricondizionato e venduto nello stesso Paese, con un numero di componenti sostituiti nella media o sotto la media.
Nota: la maggior parte dei dispositivi venduti su Back Market rientra nello scenario tipico.
Per i laptop e i computer desktop, il disco rigido è il sostituto di maggiore impatto sia per i computer che per i laptop perché la produzione necessaria per creare un nuovo disco rigido è incredibilmente dispendiosa in termini di risorse. E come nel caso di smartphone e tablet, anche la sostituzione della batteria ha un forte impatto sull’ambiente.
Nota: questo studio non ha incluso l'analisi di monitor, tastiere e mouse.
L'impatto ambientale degli smartphone ricondizionati rispetto ai nuovi, rappresentato in cifre.
L'impatto ambientale dei tablet ricondizionati rispetto ai tablet nuovi, rappresentato in cifre.
Il maggior impatto sull'ambiente è causato dal processo di ricondizionamento di un dispositivo. Quanti più componenti dovranno essere sostituiti, maggiore sarà l'impatto ambientale.
Tra tutte le sostituzioni di componenti, quelle a maggior impatto ambientale sono quelle di schermi e batterie. Queste ultime, infatti, richiedono l'utilizzo di litio, la cui estrazione è un processo ad alto impatto ambientale.
Un altro fattore importante riguarda i rifiuti elettronici. Quando i produttori forniscono accessori, come i cavi di ricarica, aumenta la quantità di rifiuti elettronici associati a tablet e smartphone.
Sebbene i fattori inclusi negli scenari descritti possano variare, gli smartphone e i tablet ricondizionati avranno sempre un impatto minore sull'ambiente rispetto a quelli nuovi. Anche includendo componenti di ricambio dispendiosi in termini di risorse come le batterie, i dispositivi ricondizionati riducono significativamente l'impatto ambientale. Dal momento che nel 2022 gli smartphone destinati allo smaltimento sono 5 miliardi, è stata già estratta una quantità di materiale più che sufficiente per ricondizionare un numero praticamente infinito di dispositivi.
L'impatto ambientale dei computer laptop e desktop ricondizionati rispetto ai nuovi, rappresentato in cifre.
Per i computer laptop e desktop, rispetto a smartphone e tablet, non è necessaria la sostituzione di un gran numero di componenti ma, quando avviene, l'impatto ambientale è maggiore a causa della produzione degli hard disk. Per tutti i dispositivi, inoltre, la sostituzione delle batterie ha un impatto significativo sull'ambiente. La produzione di questi componenti determina l'impatto ambientale maggiore: se sui dispositivi è necessaria la loro sostituzione, l'impatto è simile sia per quelli ricondizionati che per quelli nuovi.
Se durante il processo di ricondizionamento è necessario sostituire più componenti principali (hard disk, schermo, RAM) e il computer viene utilizzato per meno di 5 anni prima di essere ricondizionato, il beneficio per l'ambiente è pressoché nullo. L'hard disk è il componente a più alto impatto sia per i computer laptop che desktop, poiché la sua produzione è incredibilmente dispendiosa in termini di risorse. Come per smartphone e tablet, la sostituzione della batteria ha un forte impatto sull'ambiente anche per questi dispositivi.
Tuttavia, ci sono anche buone notizie: è possibile ridurre l'impatto ambientale utilizzando meno componenti di ricambio o acquistarli di seconda mano per il processo di ricondizionamento.
È stata una lunga lettura, ma speriamo che ne sia valsa la pena. I dati ottenuti da ADEME sono decisamente incoraggianti per il futuro dell'elettronica ricondizionata.
Lo studio lo dimostra chiaramente: la tecnologia ricondizionata, rispetto a quella nuova, è la scelta migliore per il pianeta sotto tutti i punti di vista. Anche con l'utilizzo di componenti di ricambio ad alto impatto, la maggior parte dei dispositivi ricondizionati ha un impatto sull'ambiente significativamente inferiore.
Possiamo fare una scelta consapevole e contribuire alla salvaguardia dell'ambiente. Dal momento che la tecnologia ci accompagna nella vita di tutti i giorni, dal lavoro al tempo libero, i dispositivi sono parte integrante del nostro mondo e possiamo dargli una seconda possibilità, aiutando il pianeta evitando che finiscano in discarica.
La scelta migliore è utilizzare un dispositivo il più a lungo possibile.
Gli smartphone e i tablet ricondizionati riducono sempre in modo significativo i danni ambientali rispetto ai dispositivi nuovi.
I computer laptop e desktop ricondizionati riducono quasi sempre in modo significativo i danni ambientali rispetto ai dispositivi nuovi, eccetto nel caso in cui sia necessario sostituire componenti fondamentali come gli hard disk.
La nostra missione è rendere la tecnologia rinnovata più mainstream.